Cos'è la Psicoterapia

Sono una psicoterapeuta di orientamento umanistico che utilizza l’approccio contrattuale Analitico Transazionale (AT) di tipo “Integrato”. Nelle righe che seguono illustro come lavoro spiegando cos'è e come funziona la Psicoterapia Analitico Transazionale, partendo dagli assunti fondamentali, da quei valori cioè che orientano il mio “fare terapeutico”.

Ogni persona:

a) ha un suo valore ed ha la capacità di autodeterminarsi;

b) può decidere che cosa fare della propria vita ed ha la capacità di crescere e di imparare, qualunque esperienza abbia avuto, anche negativa;

c) può decidere di cambiare le proprie “decisioni” (su sé stesso, sugli altri e sul mondo) quando si accorge che queste ultime non sono più utili.

L’approccio terapeutico AT può essere definito “contrattuale”: E’ contrattuale perché tra terapeuta e cliente si stabilisce sin dall'inizio un “contratto terapeutico”.

Partendo dal problema che il cliente porta, terapeuta e cliente individuano un “obiettivo”: ciò che il cliente si prefigge di raggiungere alla fine del percorso d’aiuto. Ad ogni seduta inoltre, fanno un “contratto di seduta”: il cliente porta ciò che per lui è più importante in quel giorno, o un qualcosa su cui ha avvertito delle difficoltà nel corso della settimana e assieme concordano una meta al presente. L’insieme delle mete di seduta portano necessariamente all'obiettivo generale (terapeutico).

“Il paziente viene quindi responsabilizzato dall'inizio a porsi come controparte attiva di un professionista il cui compito non è quello di risolvere i problemi del paziente, bensì quello di aiutare a comprendere come finora si è bloccato dal risolverli da solo.” (Novellino, 1998).

Lo psicoterapeuta Umanista che usa l’Analisi Transazionale guida il cliente ad osservare i propri comportamenti, ad ascoltare le proprie emozioni, a chiarire i propri pensieri e, attraverso la loro integrazione, a costruire i significati per spiegare i fatti della propria vita. Le interpretazioni da parte dell’Analista sono messe in secondo piano, per lasciare spazio alle intuizioni e riflessioni del cliente, alla costruzione dei propri significati e alle sue libere scelte.

Il cliente scopre a poco a poco che tutto ha un senso; che anche i comportamenti più “strani” e apparentemente “disfunzionali” hanno una loro ragion d’esistere, ed è per questo che persistono.

Egli prende atto del fatto che le scelte che compie nei vari momenti della propria vita sono le migliori in quel dato momento, mentre si accorge di portare avanti comportamenti e decisioni che sono stati molto utili in passato, ma che sono limitanti e motivo di sofferenza nel presente.

Il già noto, anche se doloroso, spesso non spaventa quanto il nuovo, forse perché il vecchio lo si sa gestire, e forse perché lo si riconosce e lo si “vive” più intensamente.

Si pensi per esempio, a quelle persone che si “ritrovano invischiate” in relazioni conflittuali e frustranti. Per quanto esse stesse riconoscano razionalmente che non siano “buone” per sé, continuano a viverle, trovando le altre relazioni “insipide”.

Con l’aiuto del terapeuta il cliente scopre il motivo di questo persistere.

Solo dopo aver chiarito la funzione nascosta dei comportamenti “apparentemente disadattivi”, la persona può scegliere liberamente di continuare ad agire nel modo familiare o cambiare

Se il cliente sceglie di mantenere la stessa decisione, si sente comunque più libero rispetto al passato; se opta per una nuova decisione, il percorso terapeutico va’ avanti nella direzione di individuare nuove modalità d’azione, sperimentarle, con la certezza di avere a disposizione “un porto sicuro” su cui tornare per trovare accoglienza, comprensione, confronto né critico né giudicante.

Compito del terapeuta è quindi accompagnare la persona ad apprendere nuove modalità per gestire la nuova realtà, e a sviluppare le proprie sensazioni in modo da “gustare” le esperienze nuove.

Lo psicoterapeuta umanistico che utilizza l’approccio contrattuale (A.T) di tipo “Integrato”, utilizza la teoria delle relazioni oggettuali assieme a Strategie e Tecniche della Gestalt (grazie all’opera dei Goulding, allievi di Perls), e Cognitivo-Comportamentali.

La scelta di quali modalità utilizzare e in quale momento dipende dalle caratteristiche del cliente e del problema che porta. E’ lo psicoterapeuta che si “adatta” al cliente, e non il contrario.

La psicoterapia Umanistica Integrata con focalizzazione sull'Analisi Transazionale trova ampia applicazione e notevole gradimento da parte degli utenti, che generalmente si sentono” accolti, compresi e importanti nella relazione terapeutica”.